Adottare strumenti come i Sistemi di Gestione dell’Energia e gli Audit Energetici non significa soltanto rispondere a degli obblighi normativi, ma anche cogliere l’occasione per ridurre i costi, peraltro accedendo a finanziamenti dedicati, rafforzare la propria immagine aziendale e posizionarsi sul mercato. Investire oggi in efficienza energetica significa costruire un domani più competitivo, responsabile e resiliente.
Entro ottobre 2025 gli Stati membri dell’Unione Europea dovranno recepire la Direttiva UE 2023/1791 sull’efficienza energetica, entrata in vigore il 10 ottobre 2023 e che introduce nuovi obblighi per le imprese in materia di gestione dell’energia.
In particolare, considerando il tema strategico nella lotta ai cambiamenti climatici, l’UE intende promuovere l’efficienza energetica come elemento chiave della sua politica energetica, definendo un insieme di misure comuni volte a favorire un uso dell’energia più razionale e sostenibile.
Incentivare l’efficienza energetica in UE ha come fine quello di ridurre il consumo di energia, favorire la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio – contribuendo ai target climatici stabiliti all’interno del Regolamento UE 2021/1119 sulla neutralità climatica – e garantire una maggiore sicurezza dell’approvvigionamento energetico, riducendo la dipendenza delle importazioni di energia, soprattutto quella derivante da fonti fossili.
Per fare questo, la direttiva sottolinea la necessità di intervenire lungo tutta la filiera energetica, rimuovendo gli ostacoli nei sistemi di produzione, distribuzione, stoccaggio e consumo dell’energia, e fissando dei contributi nazionali indicativi, da conseguire entro il 2030, al fine di garantire un’azione coordinata e progressiva che interesse vari settori economici.
Entrando nel dettaglio di quanto disposto dalla Direttiva, l’Art. 11 prevede l’introduzione di nuovi obblighi per le imprese, riguardanti l’implementazione di Sistemi di Gestione dell’Energia (SGE) e la realizzazione di Audit Energetici periodici.
Nello specifico, la direttiva stabilisce che:
- Le imprese con un consumo annuo medio superiore a 85 TJ nei tre anni precedenti, devono implementare un Sistema di Gestione dell’Energia certificato da un organismo indipendente, entro quattro anni dall’entrata in vigore della Direttiva, ossia l’11 ottobre 2027. La norma non esplicita lo standard cui dovrà esser conforme il SGE, ma si tratterà con ottime probabilità della norma ISO 50001, che vedrà aumentare notevolmente la sua diffusione;
- Le imprese con un consumo annuo medio superiore a 10 TJ nei tre anni precedenti, che non adottano un Sistema di Gestione dell’Energia, devono sottoporsi a un audit energetico entro l’11 ottobre 2026 e predisporre un piano d’azione, per attuare le raccomandazioni individuate durante questo assesment. Successivamente, le stesse imprese dovranno svolgere audit energetici periodici, almeno ogni quattro anni.
In aggiunta a quanto detto, poi, la norma introdurrà degli obblighi anche per gli Stati membri, tra cui:
- Sviluppare programmi per incoraggiare e supportare tecnicamente le PMI con un consumo energetico annuo medio non superiore a 10 TJ nei tre anni precedenti, affinché si sottopongano volontariamente ad audit energetici e attuino le raccomandazioni da essi risultanti;
- Promuovere analoghi programmi rivolti alle imprese che non sono PMI ed hanno registrato un consumo annuo medio fino a 10 TJ nei tre anni precedenti, spronandole a sottoporsi ad audit energetici volontari e ad attuarne le raccomandazioni;
- Prevedere regimi di sostegno per supportare economicamente le imprese coprendo i costi degli audit energetici e degli interventi di efficientamento previsti in base alle risultanze degli stessi.
La direttiva, infine, ammette che le imprese possano essere esentate dagli obblighi previsti dalla norma, ovvero, a secondo del consumo energetico annuo, dall’implementazione di un Sistema di Gestione dell’Energia o dalla realizzazione di un Audit Energetico periodico, in due casi:
- Nel caso in cui abbiano sottoscritto un contratto di rendimento energetico (contratto EPC), a condizione che questo contenga gli elementi essenziali di un Sistema di Gestione dell’Energia e sia conforme ai requisiti previsti dall’Allegato XV della direttiva;
- Nel caso in cui abbiano implementato un Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma ISO 14001, a condizione che questo preveda un audit energetico basato sui criteri minimi fissati all’interno dell’Allegato VI della Direttiva.
In conclusione, in un contesto in cui l’efficientamento energetico è diventato una leva strategica per la competitività e la sostenibilità, la Direttiva (UE) 2023/1791 offre alle imprese un’opportunità concreta per evolversi in una chiave più sostenibile.
Adottare strumenti come i Sistemi di Gestione dell’Energia e gli Audit Energetici non significa soltanto rispondere a degli obblighi normativi, ma anche cogliere l’occasione per ridurre i costi, peraltro accedendo a finanziamenti dedicati, rafforzare la propria immagine aziendale e posizionarsi sul mercato. Investire oggi in efficienza energetica significa costruire un domani più competitivo, responsabile e resiliente.
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