Per “comunità interessate” si intende quelle comunità soggette a impatti materiali, positivi o negativi, derivanti dalle operazioni di una determinata impresa, o delle organizzazioni che compongono la sua catena di fornitura.
In particolare si potrebbe trattare di:
- Comunità che vivono o lavorano nei pressi dei siti operativi, delle fabbriche, delle strutture o di altre attività fisiche dell’impresa, oppure comunità più remote interessate dalle attività svolte in tali siti (ad esempio dall’inquinamento delle acque a valle)
- Comunità lungo la catena del valore dell’impresa (ad esempio, quelle interessate dalle operazioni degli impianti dei fornitori o dalle attività dei fornitori di servizi logistici o di distribuzione)
- Comunità in uno o entrambi i punti terminali della catena del valore (ad esempio, nel punto di estrazione di metalli o minerali o di raccolta di materie prime, oppure comunità attorno a siti di smaltimento rifiuti o riciclaggio);
- Comunità di popoli indigeni.
Relazioni negative dell’impresa con le comunità interessate potrebbero interromperne le operazioni, o danneggiarne la reputazione, mentre relazioni costruttive potrebbero apportare benefici aziendali, come operazioni stabili e prive di conflitti e una maggiore facilità di reclutamento a livello locale.